12 gennaio 2019

Fatturazione elettronica

Un po' di informazione

Fatturazione elettronica nella vita reale


Oggi ero a pranzo in un bar, molto frequentato. I camerieri e il titolare si muovevano nella sala affollata con precisione e rapidità, un meccanismo ben oliato, fino a quando un avventore a fine pasto si è alzato e andando verso la cassa ha fatto una domanda “scomoda” :

<<Posso avere la fattura?>>  A quel punto il titolare si è “inceppato” e balbettando ha iniziato a dire, <<Certo non c’è problema, dunque … allora… deve darmi il suo codice univoco e il nominativo, no aspetti…. forse anche la pec… Annaa>> rivolgendosi alla collega, <<cosa ha detto il commercialista?>>  <<.....>>  

Tralascio il resto, alla fine l’avventore ha scritto su un foglietto i suoi dati e il barista gli ha promesso che avrebbe ricevuto la sua fattura entro qualche giorno.

Eh già, da quasi 2 settimane la “famigerata fattura elettronica” è entrata in vigore e c’è ancora molta confusione e disinformazione, oltre ad un atteggiamento poco costruttivo nei confronti di un cambiamento, che non è solamente l’ennesima imposizione da parte di uno stato crea burocrazia, ma che può portare, a tendere, anche degli effettivi vantaggi in termine di modernizzazione delle nostre PMI.


Perchè nasce la fattura elettronica?

La fatturazione elettronica nasce in ambito europeo e diversi paesi la stanno implementando o l’hanno già implementata: Portogallo, Spagna, Francia, Polonia.

L’obiettivo finale sarà quello di arrivare ad uno standard comune per agevolare lo scambio tra stati membri.


Quali sono i passi principali della nostra e-fattura?

Sintetizzando i passi da effettuare sono:

  • creare la fattura tramite un software abilitato alla generazione della e-fattura

  • far generare il file XML

  • inviare l'XML tramite il software (se abilitato) al SdI (Sistema di interscambio), oppure scaricarlo e inviarlo via Pec (Posta elettronica certificata) al SdI

  • il sistema di interscambio è di fatto un “postino” che, dopo aver verificato la correttezza formale della fattura la invierà al destinatario


Cosa succede se la fattura non è valida?

Il Sistema di interscambio notificherà al mittente il fatto che la fattura è stata scartata e i motivi di tale scarto e si avranno 5 giorni per reinviare la stessa fattura corretta


Perchè non basta il PDF e quali sono i vantaggi di un XML

L’utilizzo di un file XML, il cui contenuto è definito da specifiche precise, permette di :

  • ridurre gli errori: se il contenuto è formalmente sbagliato, la fattura non viene recapitata, evitando il rischio che poi debba essere rifatta 

  • tracciare i documenti: l’invio elettronico permette di sapere lo stato del documento

  • standardizzare e semplificare: nella giungla di regole, tasse ed esenzioni, la creazione di uno standard permette di snellire il lavoro dei commercialisti e quindi ridurre i costi 

  • automatizzare i processi: possibilità di automatizzare, tramite il software, operazioni che solitamente vengono fatte con diversi passaggi manuali; le fatture passive, per chi ha un software integrato come TAKOBI, non devono essere scritte a mano, ma sono automaticamente create


Codice Univoco o Pec?

Su questo punto c’è un po’ di confusione, creata in alcuni casi ad arte anche da chi crea software che indica parte delle informazioni, per proprio tornaconto.

Quando inviamo la fattura al Sistema di interscambio dobbiamo dire al nostro “postino” come l’azienda ACME SPA riceverà la nostra fattura ed esistono 2 metodi:

  • tramite un canale accreditato da software del nostro destinatario (Codice univoco di 7 cifre alfanumeriche) tale codice sarà uguale per tutti i clienti che hanno lo stesso gestionale; in caso di destinatario estero, il Codice univoco è per convenzione XXXXXXX

  • tramite PEC: il nostro destinatario ha un software che recepisce le fatture elettroniche tramite un indirizzo PEC dedicato

In un caso o nell’altro, entrambi accettati e validati dall’Agenzia delle Entrate, l’AdE comunque recapiterà la fattura sulla base dei dati aziendali del destinatario: codice fiscale o partiva IVA

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TAKOBI utilizza il canale Pec per la trasmissione e ricezione delle fatture elettroniche e si appoggia alla conservazione sostitutiva a norma di legge fatta dall’Agenzia delle Entrate, questo per evitare ulteriori costi aggiuntivi ai nostri clienti.


E se il mio fornitore mi chiede quale codice destinatario deve indicare per inviarmi una fattura e riceverle in TAKOBI?


Il codice destinatario per le fatture elettroniche trasmesse tramite PEC è 0000000. Oltre a questo codice sarà ovviamente necessario indicare l’indirizzo PEC a cui recapitarle.


Ho 24 ore per inviare la fattura? Sanzioni?


Per permettere un avvio meno doloroso, nel DL 119/2018 si è deliberato

  • eliminazione/riduzione delle sanzioni per il primo semestre 2019;

  • modifica dei termini di emissione della fattura a partire dal secondo semestre del 2019.


Per questo primo semestre quindi, riprendendo l’articolo del DL, le sanzioni:

“a) non si applicano se la fattura è emessa con le modalità di cui al comma 3 entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica dell’imposta sul valore aggiunto ai sensi dell’articolo 1, comma 1, del d.p.r 100/1998; 

b) si applicano con riduzione dell’80 per cento a condizione che la fattura elettronica sia emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione dell’imposta sul valore aggiunto del periodo successivo.”


Se vi interessano avere altre informazioni, stiamo raccogliendo delle domande ricorrenti al link di seguito: F.A.Q.


Al prossimo post! 

TAKOBI sta crescendo e a breve vi racconteremo delle fantastiche funzionalità rilasciate